|
"[...] Piuttosto povero come accadimenti, "Omicidio per appuntamento" non è affatto dozzinale come esecuzione, Guerrini si mostra dotato per questo tipo di film: ha occhi acuti, possiede il senso della realtà sociologica e sa fare tesoro della lezione dei maestri del brivido e della "suspence": da Fritz Lang a Alfred Hitchcock. Il colore è vivido: la Roma affocata vi è resa da uno che la conosce bene, l'apprezza e ne sa rendere l'aria un pochino stregata. Roma è come lo champagne; va bene sempre. E per merito di Guerrini ora le si confà anche il romanzo d'avventure: ai gangsters classici si contrappongono i bulli di Trastevere e di via Nomentana: cicciuti, cinici ed avidi di denaro. Giorgio Ardisson è un interprete senza smalto; la ragazza [Ella Karin], peccato, è tutta da ridere. " | Pietro Bianchi - Il Giorno - 15/07/1967 |
"[…] Se Guerrini voleva dimostrarci di saper girare anche l'elenco dei telefoni con lo stile di Kazan, c'è riuscito in pieno. L'inseguimento […] sui tetti di Roma è un pezzo di cinema assolutamente di prim'ordine. […] Purtroppo Guerrini non ha i soggetti di Kazan; nei suoi film, e in questo in particolare, non c'è nulla “dentro”: non anime, non problemi sociali […], non violenza giustificata. […]" | F. Rinaudo - Film Mese - Luglio 1967 |
|
|