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 << I film della Pollanet Squad (POLIZIESCO) >> 
Milano rovente (1973)  
Con
Antonio Sabàto
(Doppiato da Pino Colizzi)
Salvatore "Totò" Cangemi

Marisa Mell
Jasmine Sunders

Philippe Leroy
(Doppiato da Sergio Graziani)
Roger Daverti, "Le Capitain"

Antonio Casagrande
(Doppiato da Michele Gammino)
Lino Caruso

Carla Romanelli
(Doppiato da Rita Savagnone)
Virginia

Alessandro Sperlì
Billy Barone

Franco Fantasia
(Doppiato da Pino Locchi)
Commissario Contalvi

Tano Cimarosa
Nino Balsamo

Piero Corbetta


Vittorio Pinelli
Orso

Tony Raccosta
(come Domenico Raccosta)
Lupo


Claudio Sforzini
Ricciolino

Gabriella Lepori
Vanessa

Carla Mancini


Luigi Antonio Guerra


Vittorio Sancisi
Uomo de "Le Capitain"

Vittorio Joderi
Giorgio

Naiba Pedersoli


Lucio Como
Martin

Riccardo De Stefanis
Fernando

Ottavio Fanfani
Avvocato Samperi

Idris Josuf


Marta Fabiani
Vicky la studentessa

Elsa Boni


Giancarlo Busi
Commissario Sartori

Ugo Bologna
(Doppiato da Sergio Fiorentini)
Giudice

Filippo Laneve


Elena Pantano


Achille Grioni
 (*)

Muzio Joris
Poliziotto (*)

Non identificato
Uomo di Cangemi (*)

Annibale Papetti
Giorgino (*)

Ugo Bombognini
Giulio (*)

Non identificato
Brigadiere (*)

Non identificato
Uomo di Cangemi (*)

(*) non accreditato




"[…] Un film che Umberto Lenzi ha condotto con un ritmo serrato sullo stile dei film di “gangster” americani tentando anche di sfiorare problemi più decisamente sociali come quelli della nuova malavita milanese […]. Un tentativo però poco riuscito per la scarsa credibilità delle situazioni e dei personaggi, alcuni dei quali, come il boss italo-americano, rischiano di sconfinare nella macchietta. Resta il racconto poliziesco portato avanti in maniera scorrevole e incalzante (salvo alcune cadute sentimentali) e interpretato con disinvoltura da Philippe Leroy e dall’esuberante Antonio Sabato. Accanto a loro la sempre bella Marisa Mell […]."
Vice - Il Messaggero - 20/05/1973

"[…] Racconto di gusto popolare che attinge copiosamente ai luoghi classici del film gangster […], ”Milano rovente” vanta parecchi motivi per piacere a un pubblico avido di emozioni. La Milano notturna e segreta, che fa da sfondo al film, non manca di un certo fascino. […]"
Pietro Bianchi - Il Giorno - 10/06/1973



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