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Italia: ultimo atto? (1977)  
Musiche
Lallo Gori
Con
Luc Merenda
Ferruccio

Marcella Michelangeli
Mara

Andrea Franchetti
Bruno

Lou Castel
Marco

Ines Pellegrini
Ragazza brasiliana

Luigi Casellato
Ministro dell'Interno

Fabrizia Castagnoli
Angela, moglie di Ferruccio

Valentino Dain


Adriana Loran


Maria Tedeschi
(solo credito)

Nello Pazzafini
Picchiatore (*)

Bruno Bertocci
Uomo al ministero (*)

(*) non accreditato




"[...] Il nostro - dice Massimo Pirri - non è un esame politico, ma un esame sociale sulla violenza che porta inevitabilmente alla compressione della libertà. La meccanica dell'attentato ricalca quella descritta nel fascicolo "operazione Pettirosso", un'operazione scoperta dal Sid secondo la quale tra il 1970 e il 1974, c'era chi preparava nel nostro Paese un golpe. Nel piano era prevista l'uccisione del ministro dell'Interno. [...] "
- e.b. - Si gira "Italia,ultimo atto?" di Pirri/Vianale (finta) per uccidere un ministro dell'Interno - La Stampa - 29/07/1977

"[...] Per carità, non parliamo della Vianale o della Salerno, di Curcio o di Lo Muscio: non facciamo riferimenti a personaggi della cronaca terroristica italiana. I protagonisti del mio film sono avventuristi dei quali non forniamo alcuna precisa connotazione politica, anche perché questo non ci interessa. A noi interessa invece supporre cosa potrebbe succedere in Italia dopo un attentato clamoroso, violento, determinante. [...]"
C.G. - Secondo film di Pirri/L'attentato: e poi? - Corriere della Sera - 29/07/1977

"[...] Ma nel film c'è anche espressa una "posizione politica": attraverso il largo uso di "flash-rewards" [...] il regista ipotizza i possibili sbocchi, le conseguenze immaginabili e non di una situazione sociale e politica ormai preda della cosiddetta spirale della violenza. Non c'è di che stare allegri: "Italia,ultimo atto?" dovrebbe concludersi con la lugubre visione di carri armati allineati per la strada, "voluti dalla reazione - spiega Pirri - che può strumentalizzare l'azione eversiva del terrorismo di sinistra, un azione in buona fede, senz'altro generosa, ma purtroppo esposta alle strumentalizzazioni del potere". Per realizzare il film il regista, che si definisce un "indipendente di sinistra", racconta di aver avuto contatti frequenti con autentici rivoluzionari e teorici dell'attentato, aggiunge di aver ricevuto minacce e telefonate minatorie, ma assicura di non essersi spaventato per niente: "E' ora di finirla con i film intimisti o solo psicologici. Il cinema oggi deve riferirsi alla realtà, alla situazione reale delle cose, l'unica in grado di offrire spunti per il cinema". "
Gl.S. (Gloria Satta) - In "Italia,ultimo atto?"/Anche le Brigate rosse arrivano sullo schermo - Il Messaggero - 04/09/1977



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