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 << I film della Pollanet Squad (POLIZIESCO) >> 
Sangue di sbirro (1976)  
Con
Jack Palance
Duke

George Eastman
(Doppiato da Elio Zamuto)
Dan Caputo, "Knell"

Jenny Tamburi
Susan

Roberto Giraudo
(Come Robert Giraudo)
Capitano Jeffrey


Ugo Bologna
Mallory

Jut Grams
Tenente Sharp

Renato Montalbano
Looney Toledo

Nicole Barthelmy
Belle

Giorgio Scioletta
Joe Caputo

Aldo Cecconi
Agente Owen

Gaetano Balistreri
Direttore del Club Manhattan

Alfonso Brescia
Uomo in aeroporto/Uomo al match di boxe (*)

Lina Franchi
 (*)

Franco Pasquetto
Johnny (*)

Nestore Cavaricci
Sgherro di Looney Toledo (*)

Sisto Brunetti
Sgherro di Looney Toledo (*)

Giovanni Ukmar
Uomo ucciso nei sotterranei del Club Manhattan (*)

Angelo Boscariol
Sgherro di Looney Toledo (*)

Enrico Chiappafreddo
Sgherro di Mallory (*)

Nick Jordan
Poliziotto in aeroporto (*)

Nello Pazzafini
Uomo di Belle (*)

Ottaviano Dell'Acqua
Uomo ucciso sulle scale (*)

Sergio Smacchi
Uomo in aeroporto (*)

Teodoro Corrà
 (*)

Artemio Antonini
Sgherro di Looney Toledo (*)

Vezio Natili
Socio di Duke (*)

Benito Pacifico
Sgherro (*)

Paolo Sceusan
Uomo al match di boxe (*)

(*) non accreditato




"[…] Nei primi cinque minuti muoiono almeno una decina di persone. Il film continua con lo stesso ritmo: pugni, agguati, spari, ancora pugni, ancora pistolettate, con qualcuno che ogni tanto dice: ”Ho sentito uno sparo e sono venuto a vedere”. […]"
P.Me. (Paolo Mereghetti) - Il Giorno - 03/03/1977

"A differenza della gran massa dei “polizieschi all’italiana”, la vicenda di Sangue di sbirro non si colloca nelle nostre consuete contrade, bensì negli Stati Uniti, a Filadelfia. Poteva essere l’occasione per qualche scorcio inconsueto. Invece si ricorre ai soliti luoghi canonici […], badando soltanto a far intercorrere il minor tempo possibile tra una sparatoria e l’altra. […] Non staremo ad enumerare ancora una volta gli ingredienti fracassoni che il regista Alfonso Brescia (fedele allo pseudonimo Al Bradley) ha disseminato nel suo film. Basti rilevare che qualche timido tentativo di dare spessore alla figura del protagonista cozza irrimediabilmente nella opaca espressione di George Eastman. "
L.A. (Leonardo Autera) - Corriere della Sera - 23/07/1977



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