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 << I film della Pollanet Squad (POLIZIESCO) >> 
Roma a mano armata (1976)  
Con
Maurizio Merli
(Doppiato da Pino Locchi)
Commissario Leonardo Tanzi

Tomas Milian
(Doppiato da Ferruccio Amendola)
Vincenzo Moretto "Il Gobbo"

Maria Rosaria Omaggio
(Doppiato da Vittoria Febbi)
Anna

Arthur Kennedy
(Doppiato da Giorgio Piazza)
Vice Questore Ruini

Giampiero Albertini
Francesco Caputo

Ivan Rassimov
(Doppiato da Cesare Barbetti)
Tony Parenzo

Biagio Pelligra
Savelli

Aldo Barberito
Polliana

Stefano Patrizi
Stefano

Luciano Pigozzi
Uomo de "Il Gobbo"

Luciano Catenacci
(Doppiato da Luciano De Ambrosis)
Ferdinando Gerace

Carlo Alighiero
Avvocato di Savelli

Carlo Gaddi
Oronzo, autista ambulanza

Claudio Nicastro
(Doppiato da Arturo Dominici)
Ricettatore

Valentino Macchi
Franco, ragazzo di Paola

Alessandra Cardini
(come Sandra Cardini)
Sandra, sorella de "Il Gobbo"


Gabriella Lepori
Marta Assante

Maria Rosaria Riuzzi
Paola, ragazza stuprata

Corrado Solari
Albino, uomo de "Il Gobbo"

Dante Cleri
Poliziotto all'Ufficio Licenze

Mara Mariani
Maria Assante

Fulvio Mingozzi
(Doppiato da Manlio De Angelis)
Agente Colantuoni

Ruggero Diella
Amico di Stefano

Tom Felleghi
Giudice Bennato

Riccardo Petrazzi
Uomo de "Il Gobbo"

Gaetano Russo
Gaetano, amico di Stefano

Ottaviano Dell'Acqua
Amico di Stefano

Valerio Colombaioni
(come Leris Colombaioni)
Nicola, scippatore


Filippo De Gara
(come Filippo Degara)
Informatore Comm. Tanzi


Quinto Gambi
 (*)

Rossana Canghiari
Donna in banca durante la rapina (*)

Luciano Zanussi
 (*)

Anna Maria Perego
Donna in banca durante la rapina (*)

Anna Manduchi
Donna alla bisca (*)

Umberto Amambrini
Uomo alla bisca (*)

Raniero Dorascenzi
Ispettore Sarti (*)

Amedeo Salamon
Cliente al ristorante (*)

Non identificato
Gestore bar (*)

Andrea Fantasia
Uomo ucciso sull'ambulanza (*)

Ovidio Taito
Carmine, barman del "Marocco" (*)

Maurizio Streccioni
Poliziotto fuori dalla banca (*)

Oscar Sciamanna
Dipendente della banca in ostaggio (*)

Filippo Perego
Uomo in banca durante la rapina (*)

Nestore Cavaricci
Poliziotto (*)

Claudio Ruffini
Rapinatore Agenzia Ippica (*)

Guja Lauri Filzi
Donna alla bisca (*)

Zaira Zoccheddu
(come Zaira Soccheddu)
Donna al ristorante durante la rapina (*)


Rinaldo Zamperla
 (*)

Renzo Giovanni Pevarello
Uomo alla bisca che apre la porta (*)

Sergio Testori
Motociclista che "aiuta" donna con auto in panne (*)

Artemio Antonini
Uomo alla bisca che affronta Tanzi (*)

Vezio Natili
Croupier (*)

Benito Pacifico
Rapinatore Agenzia Ippica (*)

Enrico Chiappafreddo
Lavoratore dell'Agenzia Ippica picchiato da un bandito (*)

Sergio Sinceri
(Doppiato da Michele Gammino)
Medico all'ospedale (*)

Attilio Pelegatti
Giocatore al casinò (*)

(*) non accreditato




"Ancora di scena la criminalità a Roma in questo film diretto da Umberto Lenzi che, ad onor del vero, a differenza di altre pellicole sullo stesso argomento, si distingue sia per contenuto narrativo sia per un notevole grado di spettacolarità che incide positivamente sull’azione espressa peraltro in termini concisi e con notevole vivacità. […] Pur non condividendo l’impostazione ideologica del racconto che presuppone un certo disprezzo per i criteri legali nella lotta alla criminalità, per il resto va riconosciuta la buona fattura del film, denso di spunti avvincenti e non privo di momenti in cui la suspense è espressa con concretezza. Attenta e vigorosa, quindi la regia del Lenzi alla quale hanno corrisposto con impegno gli attori tra cui […] Tomas Milian, ottimamente impostato e il disinvolto Gaetano Russo."
Cer. - Il Messaggero - 28/02/1976


Film del 1976, è stato diretto da Umberto Lenzi con l'intento di dare una soluzione al grave problema della criminalità che imperversa quotidianamente per le strade di una Roma devastata dalla violenza. Il regista propone un commissario durissimo e tenace impersonato grandiosamente da un Maurizio Merli mai così deciso e cattivo. Il commissario Leonardo Tanzi è un kamikaze che rischia la vita ogni giorno, con l'obiettivo di ripulire la città, dando modo alla gente comune di vivere serenamente la propria esistenza. I suoi metodi però non piacciono ai pezzi grossi della polizia, che li ritiene troppo violenti e che scavalcano sistematicamente il garantismo a cui una nazione civilizzata come l'Italia fa riferimento. Questa antitesi si può riassumere in una frase pronunciata da Tanzi quando afferma che la delinquenza si nasconde dietro il codice. Interessante in questa pellicola l'introduzione della "delinquenza bene", incarnata da un gruppo di giovani del circolo giovanile ricreativo monarchico, che stuprano una povera donna e maltrattano l'accompagnatore apostrofandolo "proletario di merda". Al termine di un inseguimento mozzafiato, Tanzi ucciderà uno di loro, che aveva cercato di investirlo con la sua Dino Ferrari. E' a questo punto che si chiede la testa del commissario che continuerà nonostante tutto ad agire in nome della legge. Lenzi ha inoltre voluto mettere a confronto due metodologie per combattere la delinquenza, quella del commissario di cui abbiamo già discusso e quella della donna di Tanzi (Maria Rosaria Omaggio), che crede nella rieducazione e reintegrazione sociale del malvivente. La morte di due ragazzi dietro un ordine di libertà provvisoria firmato dalla donna, fa capire allo spettatore che la violenza è sopraffabile solo usandole contro una violenza ancor più terribile. Ma il commissario Tanzi si conquisterà sul campo la fiducia dei suoi capi, sgominando la banda del Gobbo di Roma, che morirà sotto i colpi del protettore supremo della legalità.



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